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BIODIVERSITA': Il Carpione del Lago di Garda

Il carpione (Salmo trutta carpio) รจ un pesce osseo di acqua dolce, appartenente alla famiglia dei Salmonidi (salmoni, trote, salmerini), che vive solo nel lago di Garda. O per meglio dire, viveva in grandi quantitร  fino agli anni '70 nelle acque piรน profonde del lago, a 200 metri addirittura. “Giร  da allora, anche se la specie era molto piรน presente nel lago, la sua pesca era spesso ciclica, si alternavano cioรจ anni di cospicua pesca ad altri con reti quasi vuote”, ci racconta Raffaele Monese, pescatore lacustre con esperienza trentennale e consigliere della Cooperativa dei Pescatori del Garda. Questo pesce rappresenta un'eccellenza della gastronomia lacustre ed รจ ricercato per le sue ottime carni fin dal tempo degli antichi romani; ha, perรฒ, subito una sovrapesca tale da essere oggi in pericolo critico di estinzione. Da questi abissi lacustri risaliva in alcuni periodi dell’anno, per la frega, cioรจ per la riproduzione: in luglio, agosto e in ottobre, febbraio. Ricercava le zone del lago piรน adatte (le freghe, appunto) dove i fondali erano puliti e ghiaiosi, con rilievi utili alle femmine per sfregarsi e quindi per spargere le uova, che poi i maschi ricoprivano con il loro seme e fecondavano. Si pescavano con due reti diverse: una rete di profonditร  (l'antanello) che si calava in agosto a 70-80 metri e si salpava dalle barche; e una rete che si calava in acqua ma che si trascinava poi dalla riva (il reรจt) nei mesi di ottobre e febbraio. La rete doveva essere adagiata lentamente ma esattamente lungo le strisce di frega sui fondali e, per calcolare esattamente posizione e distanze, un pescatore gesticolava dalla riva, aiutandosi con il cappello, fino a quando la barca a remi (la bissa) non era perfettamente allineata lungo la frega. Per fare questo lavoro occorreva la forza di molti pescatori che tiravano tutti insieme. Oggi il pescato di un giorno si recupera, invece, quando va bene nell’arco di un anno. E il carpione รจ diventato un mito, una chimera.

Ogni tanto un esemplare incappa casualmente in una volandina per la pesca dei coregoni e allora si puรฒ gustare questo pesce straordinario. Ma ci sono giovani pescatori sul lago che non ne hanno mai pescato uno. I vecchi pescatori affermano che i carpioni non si vedranno mai piรน nel Garda, perchรฉ a causa dei cambiamenti climatici l’acqua รจ piรน fredda di un tempo. Ma anche perchรจ la strada che costeggia il lago, la gardesana, non frana piรน nel lago come un tempo, e quindi non si formano piรน i canaloni che “ripulivano” le pareti del lago formando habitat utili per la frega; ma soprattutto lamentano che nessuno si รจ preoccupato di fare il ripopolamento artificiale, come รจ stato fatto per il coregone.

I ricercatori hanno un altro punto di vista. I responsabili della scomparsa del carpione sono, secondo loro, le specie alloctone introdotte nel Garda negli anni passati (il coregone, la trota, il carassio, la carpa, il pesce gatto, il persico, e la pericolosa bottatrice, che si nutre delle uova del carpione): questi pesci sottraggono cibo al carpione; ma non solo, secondo i ricercatori i pescatori hanno pescato troppo senza lasciare ai carpioni il tempo per la riproduzione. In effetti il carpione raggiunge la maturitร  sessuale a tre anni nel maschio e a quattro nella femmina, nel corso dei quali si nutrono, si muovono nel lago (benchรจ a grandi profonditร ) e rischiano quindi la cattura senza avere avuto il tempo di riprodursi.
Si รจ trattato certo di una concomitanza di fattori, umani e ambientali, che rende oggi molto difficile tornare indietro. Solo la riproduzione artificiale puรฒ fare qualcosa, anche se non sarร  sufficiente, se non sarร  unita a un piano che eviti la sovrapesca. “Capita raramente di prenderne qualcuno, soprattutto di piccolini, nelle reti delle sardine, ma ovviamente viene liberato immediatamente” afferma Raffaele Monese.


Si puรฒ pescare dalla fine di agosto a metร  novembre e da febbraio a giugno; il periodo migliore รจ ottobre. Oggi รจ diventato oggetto di tutela e salvaguardia da parte della Fondazione Slow Food che ha avviato un Presidio assieme ai pescatori e agli studiosi che stanno tentando la riproduzione artificiale del pesce. E' in atto anche un progetto di ripopolamento ittico della specie, anche se molti pescatori sostengono che i “nuovi” carpioni sono molto diversi per estetica e sapore rispetto alla specie autoctona del lago.

Non รจ raro imbattersi, leggendo i menu dei ristoranti che punteggiano i dintorni del Lago di Garda, in ricette a base di carpione. Spesso sono altri tipi di pesce, come trote e salmerini, a finire sui piatti degli avventori che, soltanto se molto esperti, sono in grado di distinguere la differenza. Il carpione si differenzia per la forma della coda, a rondine, e per le squame piรน grandi. La livrea รจ bianca sul ventre e la pinna dorsale e quella caudale sono molto scure, mentre le altre di colore piรน chiaro. Raggiunge in media i 40 centimetri di lunghezza e i 500 grammi di peso, ma in passato ne sono stati catturati esemplari di addirittura 3 chili. “Una volta, seguendo la tradizione gardesana, le nostre nonne lo cucinavano semplicemente bollito e condito con un filo di olio d'oliva del Garda accompagnato da patate lesse e da una maionese fatta in casa. La sua carne รจ molto gustosa, simile ad un pesce di mare per il suo sapore intenso” continua a raccontarci Raffaele.


Alcuni pescatori


Cooperativa agricola fra Pescatori

Via San Bernardo n.137

Garda (VR)

Tel: +39 045 62 70 545

E-mail: info@coopgarda.it