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PRODOTTI REGIONALI: I Confetti di Sulmona, la tradizione che accompagna i momenti più belli della nostre vite.

"...La marchesa, sempre giovane, ed elegante, la più bella toscana che fosse in Milano, andava a fargli visita una volta all’anno, quando c’erano le corse a Firenze, l’abbracciava, l’accarezzava, gli recava dei confetti, e rimontava in carrozza sorridente...

Giovanni Verga (in “Eros”)


Dolciumi dalla storia millenaria. Secondo leggende, il confetto sarebbe stato prodotto già ai tempi della conquista romana nella valle Peligna (I° secolo a.C.). Fonti certe però dimostrano che una piccola bottega artigianale sorgesse, nel XV° secolo (secolo durante il quale arriva per la prima volta in Europa lo zucchero dalle Indie Occidentali), presso il monastero di Santa Chiara, e che addirittura le monache si cimentassero in questa arte. Nati per accompagnare (in quanto considerati simboli di fortuna e prosperità) momenti importanti della vita quali battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e lauree, devono il loro nome al termine latino “confectum” (trad.: preparato, confezionato), anche se nel medioevo tale termine era riferito alle confetture (frutta secca ricoperta di miele). Nel periodo rinascimentale coppe colme di confetti venivano offerte agli invitati durante i ricevimenti per festeggiare i voti delle suore e dei sacerdoti. Nel XX° secolo il confetto sulmonese vede il suo periodo di decisivo sviluppo economico, con la costruzione di molte fabbriche (alcune di età ottocentesca).

Vengono preparati con due ingredienti fondamentali: mandorla e zucchero. La classica metodologia produttiva prevede che le mandorle, opportunamente lavorate a mano, vengano messe in recipienti rotanti chiamati "bassine", i quali si distinguono per forma (a pera, a tamburo) o per il tipo di rotazione (su asse obliquo, orizzontali con fondo forato, ecc.). Al loro interno vengono nebulizzate delle soluzioni di saccarosio che, grazie al riscaldamento ottenuto per insufflazione di aria calda, evaporano lasciando uno strato uniforme di zucchero sulla mandorla. Il processo prevede fasi ripetute di bagnatura e di essiccamento, fino a ottenere lo strato di copertura voluto. La confettatura è un processo molto laborioso e può richiedere anche due o tre giorni per essere completata. Ad oggi sono diffuse molte varianti preparate con pistacchi, cannella, nocciole o cioccolato e ricoperte da zucchero. Nel nostro Paese numerose sono le aziende produttrici di confetti, ma una menzione speciale deve essere riservata alle famiglie artigiane abruzzesi ed ai loro famosi confetti, in particolare a quelli di Sulmona, conosciuti in Italia ed in ogni dove per la loro bontà e per la loro raffinata ed elaborata preparazione.

La caratteristica dei confetti di Sulmona, la cittadina del poeta latino Ovidio situata all'interno dello splendido scenario del Parco della Majella, è che non prevedono l'uso di addensanti quali amidi o farine. Oltre alle mandorle prodotte nella valle Peligna ed in Abruzzo vengono adoperate quelle provenienti dalla Sicilia, raccolte tra le province di Siracusa, in particolare la rinomata mandorla Pizzuta di Avola, e Ragusa. Famosi per la loro squisitezza sono i Cannellini di Sulmona, confetti lunghi e sottili con all'interno un cuore di cannella, e le coloratissime composizioni floreali (i Fior di Confetto) preparate con confetti di varia forma e ripieno (mandorla, cioccolato, caramello e arancia i gusti più comuni) che adornano le antiche botteghe dolciarie della cittadina abruzzese.


La loro notorietà è legata anche al poeta Giacomo Leopardi che ne mangiava abitualmente in grandi quantità, tanta era la sua passione per questi dolci. Tra le tante celebrazioni letterarie sono da ricordare quelle di Boccaccio e Goethe, che apprezzarono particolarmente il loro sapore. Pare addirittura Napoleone li amasse, tanto che si narra che nel 1806 fece il suo ingresso trionfale a Verdun passando sotto tre Archi di Trionfo realizzati con confetti bianchi.

Leader del settore è la premiatissima Fabbrica Mario Pelino che sin dal 1783 si dedica alla lavorazione dei famosi confetti di Sulmona. In un’area accanto alla fabbrica ha sede “Il Museo dell’Arte e della Tecnologia del confetto”, dove sono esposti cimeli, macchinari e tutti gli strumenti, oggi rari, dell’antica confetteria sulmonese. In tutta la città, dislocati lungo il Corso Ovidio, sorgono negozi dalle cui vetrine si possono ammirare artistiche e colorate composizioni di confetti uniche al mondo.